martedì 4 settembre 2012

Una casa green a 750 euro




Shadi Maleki

Daihai Fei, studente cinese di 24 anni ha trovato una soluzione per combattere la crisi economica che fin’ora ha influenzato la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Daihai ha deciso di costituirsi da solo la sua casa nella città di Beijing spendendo soltanto una somma pari a 750 euro: una casa particolare ed economica che in più ha il pregio di essere pienamente ecologica, secondo informazioni del sito Tecnologia Ambiente.



La sua abitazione è un Igloo di bamboo. Ha costruito la parte interna utilizzando le foglie di bamboo e poi ha coperto tutta la cupola con diversi materiali sistemandoli su diversi strati.
La parte esterna assomiglia a un cappuccio ed è rivestita con tante buste piene di semi, segatura ed erba, bagnate a sufficienza per spingere i semi a germogliare e crescere, costituendo in modo naturale una sorta di isolante termico su tutta la superficie esterna. 



Anche la corrente elettrica viene generata con una tecnica al cento per cento green, cioè tramite piccoli impianti fotovoltaici posizionati sul tetto. Pur non disponendo di di una vera cucina, questa casa è diventata la fissa dimora di Daihai che sta cercando di portare a termine i suoi studi universitari senza doversi preoccupare di come pagare l’affitto alla fine del mese.


lunedì 3 settembre 2012

Ambiente: Facebook Vs Google




Shadi Maleki

Facebook, il social network più famoso a livello mondiale, rende pubblico il livello d’inquinamento ecologico prodotto dalle sue attività e naturalmente da quelle dei suoi utenti. Questi dati illustrano un totale pari a 285.000 tonnellate metriche di CO2 nel corso dell’anno 2011. 

In altre parole, ogni utente del social network produce circa 269 grammi di CO2 al mese; praticamente meno di quello emesso dalla produzione di una tazza di caffè. Un altro dettaglio molto interessante di questa ricerca dimostra che Facebook contribuisce cinque volte di meno all’inquinamento dell’ambiente rispetto al motore di ricerca più popolare, Google, che a sua volta produce 1.5 tonnellate metriche di anidride carbonica all’anno. 

Greenpeace ha sottolineato questa significativa differenza, dimostrandosi soddisfatta dell’impegno dell’azienda di Zuckerberg per la salvaguardia dell’ambiente.