venerdì 25 febbraio 2011

Rapporto UNICEF: Adolescenza, il tempo delle opportunità


La condizione dell'infanzia nel mondo 2011

Il mondo è giovane, ma non è per i giovani. Sono 1,2 miliardi gli abitanti del pianeta che hanno un'età compresa tra 10 e 19 anni. Nove su dieci di essi vivono nei Paesi in via di sviluppo e condividono con gli adulti le difficoltà economiche e sociali, con in più le difficoltà della loro età e della carenza di diritti.
Con un totale di giovani disoccupati che, nel 2009, ha toccato in tutto il mondo gli 81 milioni, la disoccupazione giovanile continua a essere motivo di preoccupazione quasi in ogni paese. ée quanto emerge dal rapporto globale dell'UNICEF "La Condizione dell'infanzia nel mondo", che è dedicato quest'anno alla "Adolescenza, il tempo delle opportunità".
 
Come sempre, il Rapporto si chiude con l'Appendice statistica contenente i dati più aggiornati e affidabili sull'infanzia (dalla salute all'istruzione, dalle condizioni economiche a quelle demografiche) aggregati e per singolo Stato.
"Negli ultimi anni, si sono registrati meno miglioramenti in ambiti critici per gli adolescenti. Attualmente più di 70 milioni di adolescenti in età di scuola media non la frequentano e, a livello globale, le femmine sono ancora indietro rispetto ai maschi in termini di partecipazione alla scuola secondaria", dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Vincenzo Spadafora.

Riportiamo di seguito un breve brano del rapporto sull'Adolescenza, il tempo delle opportunità.

Le sfide da affrontare

|L'adolescenza è un'età di fondamentale importanza. È durante questo secondo decennio di vita che le disuguaglianze e la povertà si manifestano più duramente.
I giovani poveri o emarginati hanno meno probabilità di compiere durante l'adolescenza il passaggio all'istruzione secondaria, mentre hanno più probabilità di patire forme di sfruttamento, di abuso e di violenza come il lavoro domestico e il matrimonio precoce, soprattutto se sono di sesso femminile.
 
Nel mondo in via di sviluppo (Cina esclusa), le adolescenti povere hanno circa il triplo di probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto alle loro coetanee appartenenti a quelle appartenenti alla famiglie più ricche.

Le ragazze che si sposano troppo presto rischiano maggiormente di cadere in un ciclo negativo di gravidanze precoci, di tassi elevati di mortalità materna e di malnutrizione infantile. Inoltre, le ragazze patiscono tassi più elevati di violenza domestica e/o sessuale rispetto ai ragazzi, e sono più soggette al rischio di infezioni da HIV.
La stragrande maggioranza degli adolescenti di oggi (88%) vive in Paesi in via di sviluppo. Molti di essi si trovano a dover affrontare una serie unica di sfide.
 
Sebbene oggigiorno, in tutto il mondo, gli adolescenti siano generalmente più sani che in passato, restano significativi molti rischi per la salute, tra cui gli infortuni, i problemi connessi all'alimentazione, l'abuso di sostanze e i problemi di salute mentale. Si stima che circa un adolescente su cinque soffra di problemi di salute mentale o comportamentali.|

mercoledì 2 febbraio 2011

Brasile: 100% delle scuole pubbliche con internet banda larga

Banda larga já chega a 91% das escolas públicas urbanas do País



Internet banda larga a tutte le scuole pubbliche urbane. È con questa sfida che la nuova presidenta Dilma Rousself inizia il suo mandato. E manca poco a dire il vero. Il Programma di governo Banda Larga nelle Scuole (PBLE) offre connessione gratuita a internet a 91,6% delle scuole pubbliche urbane del Brasile. 

Fino al 31 dicembre 2010, 57.586 scuole contavano sulla connessione web, secondo l'ultimo bilancio diffuso dall'Agência Nacional de Telecomunicações (Anatel). La meta è che il progetto raggiunga tutte le 62.864 scuole fino alla fine del 2011. Il programma è frutto del partenariato fra il Ministero per le Comunicazioni, il Ministero dell'Istruzione, Anatel e aziende di telefonia.


martedì 1 febbraio 2011

Libertà dei media in Europa



Nel corso del 2011, European Alternatives organizzerà un vasto progetto transeuropeo che porterà migliaia di cittadini in tutta Europa a discutere di azioni comuni per difendere i propri diritti civili, come espresso nel Programma di Stoccolma e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Cittadini in Bulgaria, Francia, Italia, Romania, Spagna e Regno Unito discuteranno, partecipando a consultazioni regionali e transeuropee con tavole rotonde partecipative, su proposte comuni riguardo a: Libertà d’informazione ed espressione, diritti dei Rom, diritti LGBT, diritti sociali e dei lavoratori, diritti dei migranti, legalità e lotta contro il crimine organizzato.

La seconda consultazione europea sulla libertà di informazione e espressione si terrà a Roma il 5 Febbraio in via Marianna Dionigi 59 (Zona Piazza Cavour) dalle ore 14 alle 17;30. I posti sono limitati e verranno assegnati in ordine di iscrizione.

Introdurranno i lavori della consultazione Eva Simon della Hungarian Civil Liberties Union, esperta di libertà di informazione che parlerà della situazione ungherese, paese in cui una recente legge sui media dai tratti totalitari ha suscitato forti critiche da parte dell’Unione Europea, e Granville Williams, giornalista e autore di libri e di rapporti sul monopolio dei medi a in Europa, membro del Consiglio Nazionale del gruppo di riforma dei media con sede nel Regno Unito, the Campaign for Press & Broadcasting Freedom (CPBF).

Per registarsi è sufficiente inviare una mail al seguente indirizzo.
Scrivete a: Alessandro Mollicone, European Alternatives Italia
a.mollicone@euroalter.com