venerdì 29 ottobre 2010

Generation Media: Ricerca in sei paesi europei


“Generaction Media” è l'evento della settimana. Si tiene a Roma il 29 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle 17.30 presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Via Salaria 113. Per chi fosse impossibilitato ad essere presente segnaliamo che l’evento potrà essere seguito in streaming dalle ore 9.30 alle ore 12.30 al seguente indirizzo:


http://www.livestream.com/medmastertv?t=656633


Verranno presentati i risultati della ricerca europea “On Air” sul rapporto tra digital media e minori in sei paesi europei (Italia, Polonia, Lituania, Romania, Belgio e Bulgaria).
On air è un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del programma europeo Comenius (2008/2010), ha coinvolto questi 6 paesi europei, intervistando ragazzi dagli 11 ai 16 anni e insegnanti di scuole di diverso ordine e grado. L’indagine sociologica ha rappresentato il primo step del progetto, seguito dalla progettazione e sperimentazione formativa di pacchetti educativi di Media education.


Informazioni dettagliate su http://www.comuniclab.it/sections/magazine

lunedì 25 ottobre 2010

Campagna per sconfiggere la fame nel mondo



Perchè 1.000.000.000 di persone soffre di fame cronica? È lo slogan scelto dalla campagna mondiale che si batte per lo sradicmento della fame nel mondo. Per aderire è semplice: basta firmare la petizione e incitare i tuoi a mici a farlo. Sul sito anche molti contributi video, informazioni e molto altro. Visita il sito www.1billionhungry.org e firma la petizione!

sabato 23 ottobre 2010

Media Education: La nuova rivista per insegnanti e mediaeducator

È in uscita il secondo numero della rivista ufficiale del MED, Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione.


Per maggiori informazioni http://www.med.erickson.it/

 
Ecco la presentazione di Gianna Cappello, presidente MED e co-direttore scientifico


"Nasce Media Education. Studi, ricerche, buone pratiche: la rivista ufficiale dell’Associazione italiana per la Media Education ed edita dalle Edizioni Erickson. Pubblicata con cadenza semestrale, essa si configura come un multiprodotto ad alta innovazione: non solo sarà offerta in versione cartacea e online, ma – e qui risiede la sua originalità – darà accesso a un sito tematico per l’upload/download di materiali integrativi multimediali e soprattutto per l’incontro/dibattito della community di abbonati e simpatizzanti che si raccoglierà attorno ad essa. Rispecchiando lamission del MED, la rivista vuole rendere produttivo e visibile l’incontro tra due dimensioni fondamentali della Media Education: da un parte, il mondo accademico di studiosi, docenti universitari e professionisti dei media, dall’altra, quello di insegnanti e educatori che si confrontano ogni giorno con la realizzazione concreta di progetti multimediali nelle scuole e nel territorio."

venerdì 22 ottobre 2010

Birds on The Wires






Il pubblicitario e musicista brasiliano Jarbas Agnelli  ha trasformato in musica una foto pubblicata sul giornale brasiliano O Estado de S. Paulo.  Lui stesso ci spiega:


"Reading a newspaper, I saw a picture of birds on the electric wires. I cut out the photo and decided to make a song, using the exact location of the birds as notes (no Photoshop edit). I knew it wasn't the most original idea in the universe. I was just curious to hear what melody the birds were creating.


I sent the music to the photographer, Paulo Pinto, who I Googled on the internet. He told his editor, who told a reporter and the story ended up as an interview in the very same newspaper.
 Here I've posted a short video made with the photo, the music and the score (composed by the birds)."

giovedì 21 ottobre 2010

Il WEB come palestra di cittadinanza attiva



Carlo Infante è libero docente di Performing Media. Autore, tra l'altro, di "Educare in line" (1997, Netbook), "Imparare giocando. L'interattività tra teatro e ipermedia" (2000, Bollati Boringhieri), "Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile" (2004, Novecentolibri), "Performing media 1.1 Politica e poetica delle reti" (2006, Memori), e del programma televisivo "Salva con nome. Le parole chiave dell'innovazione" su Rainews24.

www.educationduepuntozero.it

Mangiare sano: la polemica della carne



MANGIARE carne non è detto che faccia male al pianeta, anzi. A lanciare la provocazione è l'ecologista Simon Fairlie, caporedattore della rivista inglese The Ecologist 1 ed ex vegetariano. "Non ho toccato carne dai 18 ai 24 anni - racconta in un'intervista al Time - poi ho cominciato ad allevare capre. Ma dei maschi non sapevo che farne: non producevano latte, non facevano figli. Così ho cominciato a mangiarli". Parole forti, perché dette da un uomo che da 30 anni, fra inchieste e approfondimenti, si dedica alle problematiche ambientali. E che ora ha deciso di mettere nero su bianco il suo nuovo credo dando alle stampe il libro "Meat: A Benign Extravagance" (ed. Maddy Harland, 19,95 £).

Incalzato dalla collega del Time Tara Kelly, Fairlie spiega che è possibile coniugare un serio impegno ecologista con il piacere di una bistecca alla fiorentina: "Mangiarne moderatamente, due volte a settimana, non provoca alcun danno al pianeta. Tutti i sistemi agricoli producono un surplus di biomassa che deve essere smaltito, e non vedo cosa ci sia di male nel dar questo sovrappiù come foraggio agli animali. Questo modo di allevare il bestiame è ecologico e anzi fa bene alla terra. Capre, pecore e mucche producono a loro volta un fertilizzante naturale utile agli agricoltori. Il ciclo è perfetto. E io mi sento più ecologista di un vegano".

Pochi mesi fa conclusioni simili sono state raggiunte da una inchiesta del New Scientist 2. Eppure il rapporto 2006 della Food and Agriculture Organization ha stabilito che l'allevamento di animali per la produzione di carne produce il 18% delle emissioni di carbonio annuali globali. "Un dato che contiene degli errori di base - continua Fairlie - perché parte dal presupposto che gli allevamenti portino per forza di cose alla deforestazione. Non è così. La scienza ha anche calcolato che, per produrre una porzione di carne, vengono consumate piante utili all'uomo in un rapporto di 5 a 1. Ma anche questo dato è controverso: allevando gli animali con vegetali non commestibili per noi, la proporzione scende a 1,4 su 1".

Fairlie fornisce anche indicazioni precise sui tipi di carne che è bene consumare per diventare un buon "onnivoro ecologista": sì a quella di maiale, perché questi animali consumano rifiuti di ogni tipo, e sì anche alla carne di mucca, a patto che sia stata allevata nei prati. "Una dieta con troppa carne fa sicuramente male - spiega il professor Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione 3 - ma per avere un'alimentazione equilibrata occorre mangiare la carne almeno due volte a settimana. E dell'impatto ambientale non mi preoccuperei: la dieta mediterranea "inquina" il 50% in meno di quella anglosassone, e questi sono dati ufficiali che porterò a Rio De Janeiro il 26 ottobre, in occasione della giornata mondiale della pasta".

Ma secondo il presidente dell'Associazione Vegetariani Italiani 4, Carmen Somaschi, il discorso del giornalista di Ecologist parte da un presupposto sbagliato: "Quella di diventare vegetariani è una scelta etica - spiega - e quindi o la si accetta in toto o niente. Anche mangiare carne solo due volte a settimana danneggia il pianeta, perché finché ci sarà chi la consuma ci saranno gli allevamenti. Studi autorevoli hanno dimostrato che l'impatto ambientale di una persona che mangia carne è pari a quello di 10 vegetariani: per conservarla si usa il frigo, per smaltire i rifiuti animali si inquinano le acque. Io non critico chi mangia carne, dico solo che consumarla è oggettivamente dannoso per l'ambiente". La Somaschi ricorda che quando l'associazione è nata, nel 1952, in Italia i vegetariani erano un pugno di emarginati: "Ancora nel 1980 ci buttavano fuori dai ristoranti. Oggi, solo nel nostro Paese, siamo 7 milioni e mezzo. Abbiamo fatto tanto per arrivare fin qui, trovo ingiusto che il nostro impegno etico e pratico venga screditato con provocazioni fuorvianti".

Dello stesso parere il medico Luciana Baroni, presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana 5 e autrice di "VegPyramid - La dieta vegetariana degli italiani" (Ed. Sonda, 190 pp.). Secondo la Baroni, "la scelta di non mangiare carne è prima di tutto personale, legata alle motivazioni le più varie. Ma diventa una questione sociale quando si capisce che, se tutti si comportassero nello stesso modo, l'habitat degli esseri viventi verrebbe salvaguardato". Quanto alla salubrità di una dieta vegetariana, la nutrizionista ricorda che esistono comunità che naturalmente non mangiano carne e che sono le più longeve del pianeta, come gli Hunzas, i Vilcamba o gli Okinawa. "Purtroppo - conclude - oggi la tendenza è quella di mediare tra la volontà dell'onnivoro di non rinunciare alla carne, il bisogno della produzione di non rinunciare al profitto, e le motivazioni ecologiste. E' chiaro che in quest'ottica si cerca di dire che la carne va ridotta, e questo è certo giusto, ma è solo il primo passo, bisogna andare oltre". La Baroni conclude ricordando che il rapporto di conversione medio vegetale-animale è di 15:1, il che significa che occorrono 15 kg di mangimi per produrre 1 kg di carne. "Capisco che possa dar fastidio a chi trae enormi profitti da questi sprechi. Ma questi sono i dati", conclude. (di SARA FICOCELLI, La Repubblica, 20 ottobre 2010)

Robotica con software libero


Un gruppo di studenti delle superiori dei Padri Maristi, di Porto Alegre (Brasile), hanno sorpreso i partecipanti del 11º Forum Internazionale di Software Libero, tenutosi a luglio scorso a Porto Alegre, nel sud del Brasile.

Gli adolescenti hanno creato un pinguino  robot che circolava tra più di 5 mila persone dell'evento. Tutto prodotto con gli scarti di computer, il robot è alimentato da una batteria di macchina con autonomia di 5 ore e ha la capacità di muoversi a 360 gradi, catturare ed emettere dei suoni.

Con progetti come questo invitiamo gli altri studenti della nostra scuola a interessarsi per robotica e software libero", spiega Clean Costa, studente di 15 anni.

mercoledì 20 ottobre 2010

Bambini raccontano la politica




Un video che ha come protagonisti bambini tra 9 e 10 anni dei Quartieri Spagnoli di Napoli e di viale Sarca, un quartiere "difficile" di Milano. A loro viene chiesto: "credi nella politica?" "quali sono i diritti dei bambini?" "cos'è l'uguaglianza?" "l'istruzione?" "la libertà?" "il rispetto?" "ti senti protetto?" Parlano quindi di ingiustizie, di violenza e sicurezza e spiegano agli adulti che cosa andrebbe fatto.

I filmati, girati da Claudia Amico, sono stati presentati il 19 ottobre a Roma nell'ambito del seminario: "Per una strategia di contrasto alla poverta' dei bambini e degli adolescenti'', organizzato dall'Unicef. L'incontro rientra nelle attivita' previste dal progetto realizzato grazie al contributo del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nell'ambito del ''2010, Anno Europeo della lotta alla poverta' e all'esclusione sociale''.

giovedì 14 ottobre 2010

L'educazione secondo Quino

Ecco la visione dell'autore di fumetti argentino Joaquín Salvador Lavado (Quino) su come funziona la nostra educazione oggi. Qualcosa ti fa pensare alla sua Mafalda!?








mercoledì 13 ottobre 2010

I robot in classe



Robot dell'azienda francese Aldebaran Robotics, dimostrano loro abilità durante una mostra all'ambasciata francese a Tokio. Loro saranno utilizzati all'università della capitale giapponese come parte del programma di educazione.

mercoledì 6 ottobre 2010

Nasce la Fondazione Nigrizia Onlus


Giovedì 7 ottobre alle ore 11 presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona si terrà la presentazione della Fondazione Nigrizia onlus, realtà nata in seno al Collegio Missioni Africane di Verona con l’obiettivo di dare voce al mondo afro e di continuare a lavorare secondo uno dei fondamentali precetti del fondatore dell’Istituto, san Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”.


I confini tra messaggio evangelico e lotta per la difesa dei diritti civili degli ultimi, si stemperano e diventano parola decisa e concreta, azione di accoglienza e comprensione. Condivisione. E' questo uno dei principi fondanti sui quali i Missionari Comboniani hanno deciso di costruire Fondazione Nigrizia onlus.


La Fondazione è infatti una realtà in cui i Comboniani lavorano con i laici fianco a fianco accomunati da una mission dal valore universale:
Accogliere e aiutare a crescere tutti coloro che si trovano in situazioni di svantaggio e disagio senza distinzioni di religione, lingua, etnia, sesso, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, attraverso la realizzazione di progetti specifici;
Informare e comunicare le multiformi realtà del mondo afro;
Diffondere lo stile comboniano di attenzione per il prossimo e per i più deboli secondo i precetti evangelici di condivisione, accoglienza, relazione.

A tale scopo la Fondazione riunisce tutte le realtà che da anni operano in seno all'Istituto: Nigrizia, PM - Il Piccolo Missionario, Ma - Museo africano, biblioteca e emeroteca, website di informazione Nigrizia.it, Bandapm.it e Afriradio.it, Missionari comboniani - Azione missionaria e centro di produzione audio e video Nigrizia Multimedia.

La voce dei Missionari Comboniani, così come l'aveva pensata il lungimirante padre fondatore trova dunque una forma nuova più strutturata e organica per raccontare, spiegare e testimoniare le diverse realtà del mondo afro e per interfacciarsi alle diverse realtà istituzionali e agli enti italiani e stranieri, sviluppando relazioni volte a specifiche finalità di intervento e sostegno. Oggi la voce africana che Comboni voleva propagata il più possibile ha trovato nuove forme di comunicazione, quelle della contemporaneità: le arti visive, il web, i social media, la musica, la cultura che la Fondazione, nel perseguimento degli scopi istituzionali, racchiude in un'unica coesa realtà.

La giornata di presentazione si articolerà in 3 fasi. La mattina nell'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la presentazione ufficiale della Fondazione alla presenza dei principali esponenti comboniani Enrique Gonzáles Sánchez, superiore generale dei Missionari Comboniani, Corrado Masini superiore provincia italiana dei Missionari Comboniani, Alberto Pelucchi assistente consiglio generale dei Missionari Comboniani, Giorgio Dorin, Presidente Fondazione Nigrizia onlus. Intervengono: Franco Moretti, direttore Nigrizia
Aurelio Boscaini, direttore PM - Il Piccolo Missionario
Giuseppe Cavallini, direttore Ma- Museo africano
Fabrizio Colombo, direttore Nigrizia Multimedia e Afriradio
Alcuni testimoni tra cui Gad Lerner, Jean Léonard Touadi si affiancheranno alle testimonianze di Alex Zanotelli, Giulio Albanese e Efrem Tresoldi.

Nel pomeriggio alle ore 17, in concomitanza con le iniziative legate al mese missionario si terrà presso la chiesa di San Nicolò all'Arena una paraliturgia biblica aperta a tutti. Il programma include canti, lettura della Parola di Dio, riflessione biblica e due significative testimonianze "missionarie" da parte di padre Alex Zanotelli, che lavora da diversi anni nel quartiere Sanità di Napoli in un contesto sociale molto problematico, e di padre Giorgio Poletti, che per quindici anni ha lavorato a favore dell'integrazione sociale degli immigrati
africani a Castel Volturno.

Alle ore 21 all'Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà la serata di raccolta fondi per il progetto "Casa del bambino" di Castel Volturno.
La comunità dei Missionari Comboniani di Castel Volturno è presente sul litorale Domitio da quindici anni ed è impegnata a fondo nella tutela e nella promozione dei diritti degli immigrati e nell'accoglienza di persone in difficoltà. Tra le molte attività portate avanti dalla comunità, spicca la "Casa del bambino" creata nel giugno del 2004 per dare la possibilità alle donne immigrate che non possono restare con i figli durante il giorno di affidarli a una struttura che li accolga nei giorni lavorativi.


Per informazioni:
Fondazione Nigrizia onlus
comunicazione@comboniani.org - telefono 045 8092136 - 045 8092352

venerdì 1 ottobre 2010

Facebook e Skype, possibile alleanza è vicina


Il colosso dei social network Facebook e il primo fornitore di telefonia via internet Skype sarebbero vicini ad annunciare una partnership. L'intesa porterebbe a integrare le liste dei contatti, le chat audiovisive e i messaggi. L'indiscrezione arriva dal sito web di tecnologia All Things Digital, che cita fonti vicine all'operazione. Con le liste dei contatti condivise, gli utenti potrebbero ad esempio telefonare o mandare sms agli amici del social network attraverso Skype. 

Questa possibile alleanza tra i due gruppi unirebbe 560 milioni di utenti registrati su Skype e gli altri 500 milioni di Facebook. Il 28 settembre scorso, Skype aveva annunciato un accordo con la multinazionale delle telecomunicazioni Avaya, che rappresenterà l'integrazione delle loro tecnologie e il commercio insieme dei loro servizi.
(ANSA/EFE)

Arriva lo zainetto elettronico


La buona notizia sta per fare contenti tutti gli studenti che ogni giorno portano alla scuola quindici quili, in media, di libri e diari nello zainetto. Sì, arriva lo zainetto elettronico, ovvero un pc portatile di 1,4kg collegato al web, in cui saranno "caricati" libri di testo, dizionarii, quaderni e astuccio. La notizia è apparsa ieri su La Reppublica. Lo zainetto elettronico dialogherà con i pc degli insegnanti e con la lavagna elettronica della classe.

Secondo il giornale, la sperimentazione partirà a febbraio in 5 classi di una scuola superiore dell'Emilia Romagna. Grande come un foglio A4, lo zainetto elletronico è per metà tastiera e metà video, dice il suo inventore, Vincenzo Raffaelli, del CNR.
Equipaggiare una classe costerà circa 12 mila euro.