domenica 20 giugno 2010

Ecco le Raccomandazioni dei Giovani ai Media del Mondo



Alla fine dei lavori svolti durante World Summit on Media for Children and Youth, a Karlstad (Svezia), il Consiglio Globale di Giovani e Media (Global Youth Media Council - GYMC) ha rilasciato sei raccomandazioni urgenti su come migliorare i media per bambini e giovani.

Il GYMC, commissionato dal Vertice Mondiale sui Media per Bambini e Giovani, è composto da oltre 20 giovani di età compresa tra 13-24, di tutto il mondo, con conoscenze di politica, campagne giornalistiche, media giovanili e diritto. Una rappresentante, Yorka Nicosio, 13, ha preso quattro aerei per una durata complessiva di 36 ore e ha fatto un viaggio in autobus di 13 ore per essere presente al vertice. Suo padre, un minatore con un contratto di lavoro precario, ha perso una settimana di salario per viaggiare con Yorka.

"Anche se tutti noi proveniamo da paesi diversi, siamo tutti consapevoli che i mezzi di comunicazione sono uno strumento importante per l'istruzione, per la partecipazione e per dare concretamente voce ai bambini e ai giovani ... creeremo un piano d'azione per i singoli paesi e anche come consiglio globale di giovani, per estendere ulteriormente la campagna. "

- Akhter Uma, 19, Consiglio Giovani e Media UK

Le questioni globali e raccomandazioni:

Accesso limitato a Internet
• governi, operatori di telefonia mobile e media multinazionali devono lavorare insieme per garantire l'accesso gratuito o sostenibile ad internet in tutte le scuole e biblioteche di tutto il mondo.

Assicurarsi che i bambini siano al sicuro su Internet
• L’informazione circa i potenziali pericoli su Internet dovrebbe iniziare a livello di scuola primaria, compresa l’educazione ai diritti e obblighi collegati all'utilizzo di Internet.

I bambini e i giovani non sono coinvolti nel processo decisionale
• Bambini e ragazzi devono scrivere più articoli nei giornali nazionali e locali.
• Ogni paese dovrebbe avere un Consiglio di Giovani e Media.

Rappresentazione negativa dei bambini e dei giovani sui media

• I media devono adottare le linee guida vigenti sull’etica in materia di comunicazione sui bambini e giovani, in modo da offrire una rappresentazione equilibrata.

Mancanza di competenza mediale

• L'educazione ai media dovrebbe essere una parte del curriculum fin dai primi anni in ogni paese.

Interessi commerciali versus responsabilità sociale

• Solo i prodotti che contribuiscono positivamente alla crescita dovrebbero essere associati ai media per bambini.
Ci dovrebbero essere più giornali / canali radio / TV a carattere non commerciale, finanziati da fondazioni / amministrazioni pubbliche / enti di beneficenza.

Le raccomandazioni saranno riesaminate dal GYMC ogni anno nell’International Children’s Day of Broadcasting.

Le raccomandazioni sono già state sottoscritte da parte degli esperti dei media:

"Sono davvero impressionata dalle questioni e le raccomandazioni che avete proposto. Ma sono anche impressionata da quanto velocemente e in che modo i giovani da tutto il mondo sono stati in grado di lavorare insieme. Le raccomandazioni sono veramente forti e ci sono alcune idee davvero buone su cui molte persone hanno lavorato per molto tempo quindi è sorprendente che queste raccomandazioni siano state sviluppate in pochi giorni "- Dr Patricia Edgar, direttore e fondatore della Australian Children's Television Foundation e fondatore del World Summit on Media for Children and Youth.


"Il Consiglio Globale di Giovani è di grande importanza: tante voci della nuova generazione che richiedono una maggiore consapevolezza nei mezzi di comunicazione non può essere ignorato" - Ole Chavannes, Kids' News Network.


 "Il Consiglio Globale di Giovani è un'opportunità entusiasmante per i mezzi di comunicazione di ascoltare realmente i giovani" - Jordi Torrent, capo di UN Alliance for Civilization, USA.


"Queste raccomandazioni dimostrano che i giovani a livello mondiale non sono soddisfatti dei contenuti fatti per loro. E' importante comunicare con i giovani, ma, soprattutto, è importante avere un contenuto prodotto direttamente dai giovani. Devono essere parte di tutto il processo - perché loro sono in grado di farlo" - Paulo Lima, direttore esecutivo di Viração, Brasile.

"Con un Consiglio Globale di Giovani e Media, siamo più vicini alla creazione di mezzi di comunicazione responsabili e che coinvolgano attivamente la voce dei giovani" - Karen Cirillo, produttore esecutivo di Children’s Broadcasting Initiatives in UNICEF, New York.

"Sono molto felice di dare il mio sostegno alle raccomandazioni del Consiglio Globale di Giovani e Media. Mi auguro che le organizzazioni di tutto il mondo si uniranno a me. I media devono imparare ad ascoltare una nuova generazione, in modo che non facciamo i vecchi errori che ci hanno portato alla rovina economica." - Lord David Puttnam, Produttore Indipendente di Film in UK e politico.

RADIJOJO!, la prima stazione radio tedesca a fini non commerciali, non-profit per bambini, e Kids News Network, una multinazionale si sono già impegnate ad attuare e sostenere le raccomandazioni.

Il Consiglio Globale di Giovani e Media esorta gli esperti dei media ad offrire il proprio sostegno - avallo, materiale, collegamenti, ecc - visitando il sito www.Globalyouthmediacouncil.com (creato in soli due giorni specialmente per i delegati al vertice) e via mail a globalyouthmediacouncil@gmail.com.


Per altre informazioni: Richard Lemmer
emmer88@hotmail.com

mercoledì 16 giugno 2010

Innovare per fare Media con e per i bambini


Siamo in più di mile persone di 40 paesi a discutere il rapporto tra i media e i diritti dei bambini e adolescenti e giovani. E non solo. Sono diversi gli spazi creati per favorire la condivisione di esperienze e ricerche sul campo della cosidetta media education. E' questa l'aria che si respira al Sesto World Summit on Media for Children and Youth, che si svolge dal 14 al 18 giugno nella città svedese di Karlstad, circa due ore e mezzo di treno da Stoccolma.

Nella prima giornata, tante conferenze, seminari e posters che hanno sottolineato l'importanza di utilizzare i media per proteggere i bambini e adolescenti da una logica consumista del mercato che tutto vuol vendere, dalle patatine frite e profumi ad un'immagine stereotipata delle donne, come ha denunciato Julie Gale, dell'Australia, e Jean Kilbourne, degli Stati Uniti, durante la conferenza “So sexy so soon: The new sexualized childhood”, “ Creating change through activism”.

Dovuto forse ad un problema di organizzazione, sono pochi gli adolescenti e giovani all'incontro. L'angolana Anabela Pacheco, che ha partecipato al Summit di Rio, nel 2004, dice che nonostante la poca partecipazione dei ragazzi, “il summit rappresenta un importante spazio di condivisione delle esperienze e conoscenza tra le persone”. Alla Radio Nacional, sostenuta dal governo di Angola, lei dirige un programma per bambini chiamato Radio Piô (Bambino), in onda tutti i giorni e prodotto da bambini per bambini.

La nigeriana Funmi Grace Ajumobi, invece, porta avanti un'iniziativa di media education tramite il giornale Vanguard Kiddies. “Mi dispiace che molte delle ricerche presentate almeno oggi puntano ancora molto sull'impatto della TV nell'educazione delle persone; ma bisogna considerare che molti ragazzi non guardano più la TV ma l'internet”.

domenica 13 giugno 2010

Aids: Prevenzione nelle Scuole Tramite la Comunicazione

A Brasilia (Brasile), tra il 12 e il 13 giugno, quindici adolescenti e giovani, tra 15 e 24 anni, si incontrano per discutere sulla prevenzione all’Aids e gli stereotipi riguardo all’HIV in. In questo primo incontro, promosso dall’UNICEF e battezzato di Laci Sud-Sud, partecipano rappresentanti del Brasile, Bolivia, Paraguay, Capo Verde, São Tomé e Principe e Timor Est. Le delegazioni sono composte anche da rappresentanti UNICEF e dai governi dei loro paesi, principalmente dai rispettivi Ministeri dell’Educazione.


Un’équipe di Viração sta lavorando con gli adolescenti e giovani su temi che riguardano alla comunicazione come strategia per far discutere a prevenzione nelle scuole e anche nella produzione dei contenuti dell’incontro. Puoi seguire su Twitter: www.twitter.com/viracao. La hashtag è #LSS.

Tra i principali obiettivi dell’incontro quelli di sviluppare una proposta di azione per ogni singolo paese e far nascere una rete di comunicazione tra gli adolescenti e giovani. Per portare avanti questi iniziative, l’UNICEF conterà sull’appoggio dei partnerships come Viração, in Brasile.

Creata dal governo brasiliano nel 2004, Laci Sud-Sud è una rete di cooperazione internazionale per combattere l’HIV/Aids sviluppata dai governi del Brasile, Bolivia, Paraguay, Nicaragua, Guinea Bissau, Capo Verde, São Tomé e Príncipe e Timor Est, e ha come partnerships UNAIDS, UNICEF, UNFPA e Centro Internazionale alla Cooperazione Tecnica in HIV/Aids (CICT).

Il principale obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’accesso universale alla prevenzione, cure nel campo dell’HIVids e mobilitare la società per sconfiggere lo stigma e gli stereotipi che riguardano a coloro che vivono con HIV/Aids.

sabato 12 giugno 2010

Fai Goal! Aiuta a Eliminare il Lavoro Minorile nel Mondo


In occasione dell'11esima Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, 12 giugno, dedicata al tema "Fai Goal. Elimina il lavoro minorile ", l'UNICEFchiede un rinnovato impegno per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile.

Secondo il rapporto di questo anno dell'Organizzazione Internazionale per il Lavoro (OIT), il lavoro minorile riguarda ancora 215 milioni di bambini nel mondo di cui 115 milioni in lavori ad alto rischio. Numeri che, seppure in calo (si stimavano 222 milioni di bambini nel 2004), rischiano di allontanare l'obiettivo di eliminare le forme piu' gravi di sfruttamento entro il 2016.

"Sappiamo che i progressi negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sull'istruzione, la povertà, l'uguaglianza di genere e l'HIV/AIDS, vengono sistematicamente minati dal lavoro minorile e che nessuna politica da sola può unilateralmente porre fine al lavoro minorile", ha detto Susan Bissell, capo della protezione dei bambini per l'Unicef, in comunicato stampa diffuso dall'organizzazione.

"E' dimostrato che una risposta efficace, coerente sul lavoro minorile richiede una combinazione di misure concernenti condizioni di lavoro dignitose, sistemi di protezione sociale attenti all'infanzia e l'estensione dei servizi di base ai più vulnerabili".

Sono passati dieci anni dall'entrata in vigore della Convenzione dell'OIT sulle peggiori forme di lavoro minorile (n. 182) e a oggi la convenzione è' stata ratificata da più del 90% dei 182 Stati membri dell'OIT.

Viração partecipa al World Summit on Media for Children and Youth 2010

Viração partecipa al sesto World Summit on Media for Children and Youth 2010, che si terrà dal 14 al 18 giugno a Karlstad, in Svezia.
 
Questa edizione ha come tema "Verso una Nuova Visione Globale per i Bambini, Adolescenti e Media – sfide nel mondo della comunicazione per i giovani” e ospiterà i maggiori specialisti del mondo in bambini,
adolescenti e media.
Secondo gli organizzatori, parteciperanno ai gruppi di dibattito, seminari, conferenze e workshop circa 1.500 delegati di 80 paesi. La ONG Viração Educomunicação, che da settembre opera anche in Italia, rappresenterà il Brasile.

Il porta-voce della Viração sarà il suo fondatore e direttore esecutivo, Paulo Lima, che ha già le valigie pronte. "Oltre alle riviste che produciamo con i ragazzi, sto anche portando la bandiera
del Brasile autografata dai giovani di regioni diverse che fanno parte del nostro Movimento Virajovem e della Rete di Adolescenti e Giovani Comunicatori, anche perché saremo nel pieno dei Mondiali”, ci scherza.

 
Il giornalista e educomunicatore afferma che il summit si presenta come un'ottima occasione per “condividere il nostro modo di fare educomunicazione e le esperienze e lavori sviluppati da altri importanti partner, come il Nucleo di Comunicazione e Educazione dell'Università di San Paolo (NCE-USP) e la ONG Catavento, nello Stato del Ceará, e la Fondazione Mondo Digitale, a Roma”.

 
I summit precedenti sono stati realizzati in Australia (1995), Inghilterra (1998), Grecia (2001), Brasile (2004) e Sudafrica (2007). L'evento è organizzato dalla World Summit on Media for
Children Foundation, che è diventata il forum internazionale più importante sui media fatti dai bambini e adolescenti.


giovedì 10 giugno 2010

1 Goal: Educazione per Tutti

Guardando in TV l'apertura dei Mondiali di Calcio 2010, in Sudafrica, sono rimasto meravigliato e preso dalla gioia dei tanti cantanti, soprattutto africani, che si sono presentati. Mi ha anche commosso lle parole sagge del Nobel della Pace Desmond Tutu. Ma mi ha richiamato all'attenzione pure gli spot della campagna 1 Goal: Educazione per Tutti.

Calcio, sport e educazione davvero hanno tutto a che vedere, soprattutto quando la crisi finanziaria rischia di compromettere gli sforzi compiuti negli ultimi anni per sconfiggere l'annalfabetismo in tutto il mondo. E mi dispiace che solo ora la FIFA si sia svegliata per un'azione sociale del genere.

Secondo il Rapporto Mondiale sull'Educazione dell'UNESCO 2010, oggi a 72 milioni di bambini è negata la possibilità di andare a scuola. Questi bambini potrebbero essere i dirigenti del futuro, le stelle sportive, i dottori e gli insegnanti di domani ma purtroppo devono sostenere una lotta continua contro la povertà.

Sempre a livello mondiale 759 milioni di adulti non sono capaci di leggere e scrivere. Nei due terzi dei casi si tratta di donne.

Nell'aprile del 2000 i 164 paesi partecipanti al Forum mondiale dell'educazione tenuto a Dakar, in Senegal, si erano impegnati a garantire un insegnamento di base per tutti entro il 2015.

Questo impegno era stato ribadito pochi mesi dopo dai 191 membri delle Nazioni unite con la firma degli Obbiettivi di sviluppo del millennio, in base ai quali l'educazione primaria universale doveva diventare una delle priorità della comunità internazionale per gli anni seguenti.

1Goal è una campagna che utilizza il potere del calcio per assicurarsi che l’educazione per tutti sia un effetto duraturo dei Mondiali di Calcio 2010. Ecco il sito per chi vuole partecipare e segnare una rete: www.join1goal.org

Gli Innovatori Sociali si incontrano on e off line


In alternativa alle partite di calcio dei Mondiali del Sudafrica, un appuntamento da non perdere. Domani, 11 giugno, a Roma presso la Pelanda – centro di produzione culturale all’interno del MACRO FUTURE di Testaccio (piazza Orazio Giustiniani 4) - si parlerà di Innovazione sociale

Ad animare lo spazio sarà “The Hub Roma”, il network globale di spazi riservati a chi vuole cambiare il mondo. La manifestazione proseguirà sabato 12 per dar vita a due giorni di lavoro, incontri, discussioni, tavole rotonde, progettualità. 

La tavola rotonda di venerdì 11 giugno, alle ore 17.00, verrà moderata da Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale. 
Per consultare il programma: The Hub Roma Blog

La "Squola" in mutande

© Copyright ANSA

Giovedì di manifestazione per genitori e insegnanti delle scuole materne e elementari di Grottarossa a Roma, contro i tagli al tempo della ministro Gelmini. In mutande e reggiseni, sono saliti su un cavalcavia con cartelli che formavano la scritta "Gelmini = la 'Squola' in mutande". "La nostra è stata una delle prime tre scuole a tempo pieno in Italia. Ma oggi una classe sarà costretta a coprire 27 ore anzichè 40", hanno detto all'agenzia di stampa Ansa.

Trento: Quatro borse di studio da 15 mila euro


Per sostenere l’impegno e la determinazione dei giovani trentini, la Fondazione Cassa Rurale di Trento ha istituito 4 borse di studio, ognuna del valore di 15.000 euro, destinate a giovani laureati che intendano iniziare o proseguire un progetto di studio o di perfezionamento, presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private.
Quattro le aree tematiche: economico-giuridica, tecnico-scientifica, umanistico-letteraria, artistica.
Le domande vanno presentate entro il 30 giugno 2010. L’assegnazione avrà luogo entro il 15 settembre 2010.

Ecco il bando:  Bando Borse di studio Cr Trento
Per ulteriori informazioni: www.fondazionecrtrento.it

martedì 8 giugno 2010

Viração vince Premio Internazionale di Educomunicazione

L’Unione Cattolica Internazionale della Stampa (UCIP) ha conferito il Premio 201 0 per l’Educomunicazione alla Viração Educomunicação, organizzazione non profit brasiliana che opera in Brasile e adesso anche in Italia.

UCIP riconosce il valido contributo di Viração, che in 7 anni ha impattato nella vita di più di 3,5 milioni di adolescenti e giovani, sia tramite la sua rivista omonina che i suoi diversi progetti di educazione ai media e con i media in tutto il Brasile.

Il riconoscimento verrà consegnato durante le attività del Congresso Mondiale dell’organizzazione, che per la prima volta si terrà nel continente africano, a Ouogadougou, Burkina Faso, tra il 12 e il 19 settembre 2010.

Fondata e diretta dal giornalista Paulo Lima, Viração sta diffondendo anche in Italia il concetto di “educomunicazione”, ovvero l’interfaccia tra educazione e comunicazione, una metodologia che cerca “di rafforzare ecosistemi comunicativi aperti, democratici e partecipativi, destinati a allargare gli spazi di espressione nella società attraverso uma gestione democratica delle risorse della comunicazione”, spiega Lima, che collabora con Educa e diverse iniziative italiane di empowerment dei giovani nel campo della comunicazione.

“Quando si utilizza l’educomunicazione anche come metodologia di formazione degli adolescenti e giovani si pretende rafforzare non solo tra di loro, ma anche nella scuola e nelle comunità, l’esercizio del diritto umano alla comunicazione, qui inteso come il diritto che dà accesso a tutti gli altri diritti della persona. Il diritto alla comunicazione va oltre alla ormai riconosciuta libertà di espressione. E’ anche il diritto di tutte le persone di avere accesso ai mezzi di produzione e diffusione dell’informazione, di avere delle risorse tecniche e materiali per produrre e diffondere queste produzioni e di avere la conoscenza necessaria perché il loro rapporto con questi mezzi possa avvenire in maniera autonoma.”

Siti: www.viracao.org
http://www.ucip.ch/aw/2010/aa.htm